SEI IN HOME / Insegnanti / Risorse e servizi per gli insegnanti / Compilazione del PDP
PDP: Piano didattico personalizzato
Cos'è il PDP?
Il PDP è il documento che garantisce all’alunno con una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) un percorso didattico che risponda il più possibile alle sue esigenze, rispettando le sue caratteristiche di apprendimento individuali e il suo diritto a studiare e ad apprendere.
Il PDP è uno strumento condiviso dalla scuola con la famiglia e presuppone un momento importante di riflessione complessiva sullo studente, sui suoi punti di forza, sulle difficoltà e sulla didattica stessa che dovrà rispondere in maniera efficace ai suoi bisogni.
La scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità. In caso di disabilità certificata infatti si parla di PEI (Piano Didattico Individualizzato), diverso per contenuti e modalità di definizione dal PDP.
Vuoi approfondire? Guarda il webinar dedicato!
- 15 Feb '24
- 17:00 -
- 18:00
Quando si attua un PDP
Il PDP va redatto entro i primi 3 mesi dell’anno scolastico, dunque entro il mese di dicembre.
Come previsto dalla legge 170/2010 e dalle linee Guida 2011 sui DSA e scuola, il PDP prende forma quando la famiglia consegna alla scuola la diagnosi di DSA che sancisce formalmente la certificazione e di conseguenza la possibilità di accedere a:
- misure educative e didattiche di supporto;
- una didattica individualizzata e personalizzata;
- strumenti compensativi e misure dispensative.
Da qui la necessità di scrivere un PDP dettagliato e accurato che diventi un reale alleato per l’apprendimento. È necessario che scuola e famiglia collaborino alla sua stesura che sarà tanto più efficace quanto partecipata anche dall’intera rete di supporto allo studente.
Come è fatto e come si scrive il PDP
Per capire quali strumenti compensativi, misure dispensative, modalità di verifica e criteri di valutazione inserire nel PDP, si parte sempre:
- dalle caratteristiche di apprendimento dello studente o della studentessa, evidenziate dalla diagnosi;
- dalle valutazioni di carattere didattico emerse dall’osservazione dello studente nella sua giornata scolastica.
Il PDP descrive lo studente o la studentessa e ne mette in luce i punti di forza. Non deve limitarsi a riproporre la diagnosi ma deve lasciare spazio agli strumenti e alle strategie che ne valorizzano lo stile di apprendimento giorno dopo giorno.
Le linee guida 2011 definiscono i contenuti che devono comparire nella Documentazione dei percorsi didattici (3.1):
Le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere dalle istituzioni scolastiche esplicitate e formalizzate, al fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese.
Questa indicazione riguarda il PDP che deve contenere necessariamente:
- i dati anagrafici dell’alunno
- l’indicazione del disturbo e la descrizione delle caratteristiche di apprendimento
- le indicazioni didattiche fondamentali divise tra attività individualizzate e personalizzate
- gli strumenti compensativi da utilizzare
- le misure compensative da adottare
- come verificare e con quali criteri valutare gli apprendimenti.
Il coinvolgimento della famiglia diventa più chiaro perché nel PDP si includono anche le attività che lo studente svolge a casa. Si indica in quanto tempo e in che modo debba svolgere i compiti, nell’ottica di una pianificazione che tenga conto di tutti gli impegni e non porti a un carico complessivo eccessivo sullo studio.
La struttura del PDP rimane coerente e prevede sempre le stesse voci sia per la scuola primaria, sia per la secondaria poiché il riferimento è sempre il modello proposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).
Guardiamo le varie voci in dettaglio.
Dati generali: i dati anagrafici e le informazioni sull’alunno
La primissima parte del PDP raccoglie le informazioni principali sull’alunno: chi è, quale classe frequenta, chi è l’insegnante referente, qual è la diagnosi (prima redazione ed eventuali aggiornamenti).
Le altre informazioni richieste in questa sezione sono:
- Interventi pregressi o contemporanei al percorso scolastico – Si indica se ci sono state attività scolastiche o extrascolastiche dedicate all’alunno, chi le ha realizzate e per quanto tempo e in qualche struttura nel caso delle attività extrascolastiche.
- Scolarizzazione pregressa – Contiene tutte le indicazioni sul percorso scolastico fino a quel momento: qui vanno inseriti tutti gli eventi collegati come i debiti scolastici, anni ripetuti ecc.
- Rapporti scuola-famiglia – La sezione descrive le azioni della famiglia dal momento della scoperta e della diagnosi di DSA.
Funzionamento delle abilità di lettura, scrittura e calcolo e descrizione dei comportamenti
Il PDP riporta indicazioni su ogni abilità acquisita:
- Lettura: velocità, correttezza e comprensione
- Scrittura: grafia, tipologia di errori, produzione
- Calcolo: mentale, per iscritto
- Altro: eventuali disturbi nell’area motorio-prassica, ulteriori disturbi associati, bilinguismo o italiano L2, livello di autonomia.
Per il disturbo oggetto del PDP, i dati inseriti partono dagli errori più ricorrenti e indicano come influiscono sull’apprendimento. Per questo motivo, il PDP ha una voce per ogni area nella quale può manifestarsi una difficoltà e raccoglie sia gli elementi inclusi nella diagnosi che gli elementi emersi dall’osservazione degli insegnanti in classe.
Il PDP può riportare anche altre voci riferite sempre al processo di apprendimento come:
- la proprietà di linguaggio
- la memoria e l’attenzione
- l’affaticabilità
- le prassie (capacità di eseguire, pianificare, progettare).
Altri aspetti significativi
Nella stesura del PDP è importante tenere conto della motivazione dell’alunno o dell’alunna indicando il livello di partecipazione e consapevolezza di difficoltà e punti di forza, e il suo livello di autostima. Sono rilevanti anche gli atteggiamenti e i comportamenti rilevati a scuola come la frequenza scolastica, il rispetto delle regole e degli impegni, l’accettazione delle strategie, degli strumenti compensativi e delle misure dispensative e la capacità di lavorare in autonomia. Di ciascuna abilità bisognerà indicare se abbia un’efficacia consolidata o da potenziare.
Se lo studente ha ricevuto la diagnosi da poco tempo, in questa sezione è possibile indicare il percorso introduttivo a strumenti e strategie.
Anche l’alunno stesso è chiamato in causa dal PDP e può indicare i suoi interessi, i suoi punti di forza e di debolezza e le aspettative rispetto al proprio percorso scolastico.
Interventi educativi e didattici
È l’area riservata alle strategie e ai metodi di insegnamento personalizzati e individualizzati, alle misure dispensative e agli strumenti compensativi, ai tempi aggiuntivi e ai parametri di valutazione. Occorre specificare gli interventi previsti divisi per le macroaree:
- linguistico-espressiva
- logico-matematica-scientifica
- storico-geografica-sociale.
Per per ogni materia di studio, si indica:
- la descrizione delle abilità da potenziare
- gli strumenti compensativi
- le misure dispensative
- le strategie didattiche inclusive
- le modalità di verifica (prove scritte e orali e indicazioni generali).
È importante ricordare che il PDP è un documento fluido e modificabile nel tempo e può contenere anche la descrizione delle performance raggiunte, cioè quello che l’alunno sa fare dopo l’introduzione di strategie, strumenti e misure che tengono conto della sua difficoltà e valorizzano i suoi punti di forza.
Gli strumenti compensativi, le misure dispensative, i parametri e i criteri per la verifica e la valutazione possono essere riassunti e raggruppati in un quadro riassuntivo che ne dia visione globale.
Sempre in questa sezione è possibile indicare quali misura adottare per tutta la classe, con riferimento agli strumenti e alle strategie introdotti per l’alunno visti in ottica inclusiva: per esempio, l’uso delle mappe concettuali e di un software per crearle esteso a tutti gli alunni come metodo efficace per sostenere la spiegazione in classe, lo studio e l’apprendimento.
Modelli di PDP, dove trovarli
Il MIM rende disponibili due modelli di PDP, uno per la scuola primaria e uno per la secondaria, sulla base dei quali molti istituti preparano e poi mettono a disposizione i loro format a disposizione delle famiglie e degli insegnanti con alunni DSA.
Maggiori informazioni?
Guarda il webinar dedicato...
- 15 Feb '24
- 17:00 -
- 18:00