Organizzarsi prima di studiare funziona davvero?

Un buon metodo di studio e tanta organizzazione sono la chiave dell’apprendimento e del successo scolastico, di quel successo scolastico che si misura in entusiasmo, soddisfazione, curiosità e non per forza in voti alti o bassi.

E’ fondamentale fare attenzione non soltanto ai contenuti di ciò che si studia e alle strategie da mettere in atto, ma anche a tutto ciò che c’è prima della lettura di un testo, dello svolgimento di un tema o di un calcolo aritmetico: parliamo dell’organizzazione e della pianificazione dello studio.

Molto spesso, gli studenti tendono a pensare che studiare significhi mettersi subito a leggere e sottolineare dalla prima riga del testo, ma sottovalutano il tempo dedicato all’organizzazione, rischiando così di ritrovarsi a preparare una verifica la sera prima, di dimenticare dei compiti o degli impegni, di fare confusione tra diverse materie.

  • Il tempo dedicato all’organizzazione ancora prima di mettersi a studiare non è tempo perso! Anzi… Avere sott’occhio tutto quello che c’è da studiare, pianificare l’intera settimana, eliminare il superfluo dalle scrivanie e tenere ordinato il diario permette di recuperare in efficienza e chiarezza il tempo impiegato. Inoltre, cosa non meno importante, l’apprendimento degli studenti organizzati tende ad essere più consapevole, più approfondito e più “produttivo” in termini di risultati e di soddisfazione personale.

Quindi la risposta è sì, organizzarsi prima di studiare funziona davvero!

L’organizzazione della scrivania: via le distrazioni ed il superfluo!

Partiamo dall’ambiente di studio. Ovviamente concentrarsi sui compiti nella stessa stanza in cui il proprio fratello minore sta giocando alla Play Station sarebbe faticoso per chiunque, così come riuscire a studiare in modo ordinato ed efficace senza avere a disposizione tutti i materiali. Infatti, il disordine ambientale può interferire con la concentrazione, con la motivazione all’apprendimento e con la chiarezza di idee e contenuti nel processo di elaborazione delle nuove informazioni.

Di conseguenza, è fondamentale prima di tutto individuare un ambiente (possibilmente sempre lo stesso) che sia dedicato allo svolgimento dei compiti, lontano da eventuali distrazioni, silenzioso e ben attrezzato.

  • Bisogna tenere a mente che non tutti i luoghi sono uguali: ad esempio, il divano o il letto sono sinonimo di relax e quindi non sono proprio adatti ad un’attività mentale impegnativa come quella legata ai compiti!

Un aspetto indispensabile è avere a disposizione ciò che potrebbe servire durante lo studio, partendo dai materiali scolastici (righello, compasso, evidenziatore, bloc-notes) arrivando alla bottiglietta d’acqua, al calendario e al computer con annesso caricatore. Anche organizzare tutti questi strumenti può essere vantaggioso: scatoline da scrivania, cestini, post-it e raccoglitori possono diventare ottimi alleati proprio per evitare l’affollamento e il caos sulle scrivanie.

In questo processo coinvolgiamo i nostri ragazzi e valutiamo con loro cosa è superfluo (da eliminare!) e cosa invece è utile nello studio (da tenere a portata di mano!): in questo modo non solo li rendiamo più autonomi e consapevoli del loro processo di apprendimento, ma li aiutiamo anche a personalizzare e a costruire il loro metodo di studio. 

La gestione del tempo nella settimana…

Una volta sistemato lo spazio, è fondamentale occuparsi di mettere in ordine anche il tempo e pianificare le attività e i compiti da fare nell’arco del pomeriggio e della settimana. Prima di tutto, considerando anche tutti gli impegni extra-scolastici degli studenti, può essere utile creare una tabella settimanale. Partendo dagli impegni fissi della settimana, si possono ricavare i tempi da dedicare allo studio.

Ecco un esempio.

Tabella organizzazione settimana

Molto spesso le diverse attività si incastrano tra loro ed è difficile concedersi una certa flessibilità nella gestione degli impegni oppure trovare degli spazi vuoti da dedicare al tempo libero, se non durante il fine settimana.

  • E’ fondamentale e prezioso prevedere qualche ora libera da dedicare agli amici, alle passeggiate nella natura o ad una gita fuori porta; aggiungerli alla nostra tabella settimanale potrà essere un promemoria per i momenti di svago!

Con una tabella settimanale come questa, è possibile per gli studenti avere una visione complessiva della settimana e delle attività da fare, ma anche raggiungere gradualmente la propria autonomia nella gestione dello studio, e non solo. Una buona idea può essere attaccarla ad una bacheca, al frigorifero o vicino alla scrivania come guida per la settimana.

… e nel pomeriggio!

A questo punto, partendo proprio dall’organizzazione settimanale, si può passare alla pianificazione della giornata e nello specifico del pomeriggio di studio, tenendo conto dei compiti da fare e dell’impegno richiesto, oltre che del tempo a disposizione. Questo momento preliminare allo studio è fondamentale, in quanto permette di passare in rassegna i compiti da fare per i giorni successivi e di stabilire delle priorità, evitando uno studio caotico e un dispendio di energie mentali: è il momento di decidere quali compiti fare prima e dopo e quanto tempo dedicare ad ognuno. A riguardo, mettere tutto nero su bianco è molto utile dato che favorisce lo sviluppo delle capacità organizzative e l’autonomia nello studio e aiuta a scandire le attività nel corso del pomeriggio. Ecco un esempio.

Tabella pomeriggio

In generale, è preferibile affrontare per prima la materia che crea più difficoltà, proprio perché si è meno stanchi e si hanno a disposizione più energie, ma questo è solo un suggerimento: ognuno ha un rendimento maggiore in un certo momento della giornata e quindi è fondamentale che ognuno scopra il proprio modo di apprendere e si adatti ad esso.

In linea con ciò, è importante sottolineare che non esistono delle regole universali che valgono per tutti gli studenti, dato che bisogna tenere conto delle caratteristiche personali, delle difficoltà e delle preferenze per le diverse materie, delle verifiche più o meno imminenti, delle abitudini e dell’organizzazione familiare. Nonostante ciò, ci sono dei suggerimenti utili per tutti gli studenti da tenere a mente.

Vediamone alcuni.

  • Evitare di studiare in un giorno troppe ore consecutive. Ovviamente questo criterio cambia molto a seconda della classe frequentata, della concentrazione di ogni studente… ad esempio per un bambino di 7 anni un’ora di studio può bastare, mentre per un ragazzo di 15 anni alle scuole superiori possono andare bene anche 4 ore di studio con delle pause. Ciò che conta è non sovraccaricarsi, dato che l’eccessivo sforzo mentale e la stanchezza non sono alleati di un apprendimento positivo e sano.
  • Per ogni ora di studio prevedere una pausa! La nostra attenzione ha un andamento ciclico, per cui è fondamentale che la nostra tabella giornaliera includa dei momenti di pausa (ad esempio, 15 minuti per ogni 45 minuti di studio), che permettano di ricaricare le energie mentali e poi di ri-focalizzarsi sui compiti. Il fatto che la pausa sia prevista e che abbia un inizio e una fine già decisi, contrariamente a quanto si possa pensare, è molto utile anche per gli studenti più distratti, proprio perché si evita così la dispersione dell’attenzione e la procrastinazione della ripresa dei compiti. Distrarsi fa benissimo, ma in modo consapevole e non casuale!
  • Inoltre, durante la pausa è sconsigliato immergersi in attività cognitive impegnative, come i videogiochi, proprio per permettere alle nostre risorse attentive e mentali di riattivarsi; ad esempio, può essere rigenerante fare uno spuntino, approfittarne per sentire un amico o fare un giro in giardino.
  • Mantenere sempre una certa flessibilità nella programmazione giornaliera. A volte, soprattutto per gli studenti più esigenti e perfezionisti, le tabelle diventano fonte di ansia e di frustrazione quando non si riesce a stare al passo con esse E’ fondamentale dunque che si mantenga sempre una certa flessibilità; può capitare a tutti di sentirsi un pomeriggio molto stanchi oppure di avere degli imprevisti, ciò che conta è riuscire a riorganizzarsi rispettando le proprie priorità e i propri bisogni.
  • Durante il pomeriggio di studio, ricavare sempre dei momenti di ripasso e di auto-monitoraggio sull’apprendimento. Lo studio intensivo dell’ultimo minuto porta ad un apprendimento superficiale, non duraturo e poco soddisfacente. E’ per questo che può essere utile per ogni materia fare con una certa continuità dei ripassi degli argomenti precedentemente studiati e di quelli nuovi fatti durante le ore di lezione; anche solo dare un’occhiata alle mappe concettuali o agli schemi può servire a ripassare o consolidare dei contenuti e a rendersi conto di come sta andando l’apprendimento nelle diverse materie.

 

E durante le vacanze estive?

Se durante l’anno scolastico gli incastri tra scuola, sport e compiti rende inevitabile per gli studenti una certa organizzazione, durante le vacanze è più difficile seguire un piano proprio per lo stravolgimento (per fortuna che c’è!!) delle routine e della solita quotidianità. Per questi motivi, può tornare molto utile una pianificazione dei mesi estivi, che includa i periodi di vacanza fuori casa e i diversi impegni già fissati (ad esempio, i campi estivi); sulla base delle settimane più disponibili in termini di tempo, gli studenti possono utilizzare una tabella per organizzare e distribuire il proprio carico di studio in modo il più possibile omogeneo, risparmiandosi così corse e fatiche degli ultimi giorni e assicurandosi una continuità ed un impegno giornaliero minimo, anche solo mezz’ora o un’ora al giorno ma per diverse settimane ben distribuite durante i tre mesi estivi. Per il resto valgono sempre i soliti trucchetti: fare delle pause, non sovraccaricarsi e tanto spazio ai ripassi!

Allo stesso tempo, non dimentichiamo che l’estate è fondamentale per ricaricarsi, rigenerarsi e arrivare pronti e curiosi al nuovo anno scolastico.

Organizzare lo studio, sia a breve che a lungo termine, è il primo passo di un processo metacognitivo che può portare tutti gli studenti all’autonomia, al successo e alla soddisfazione nell’apprendimento. Quindi ricordiamoci sempre di trovare il tempo per pianificare, ragionare e organizzare!

Articolo a cura di Nellia Arciuolo, Laboratori Anastasis

 

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