Il 2 aprile è la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU.
La ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con disturbo dello spettro autistico.
I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da una compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione, e da modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo.
Quest’anno, in particolare, l’evento organizzato dal dipartimento delle comunicazioni globali e da quello degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite, con il supporto dei partner della società civile tra cui l’Autistic Self Advocacy Network, il Global Autism Project la Fondazione Specialisterne, avrà questo titolo: “Inclusive Quality Education for All”(Educazione Inclusiva di Qualità per Tutti).
Inclusione scolastica, autismo e pandemia
É una tematica a noi molto cara quella dell’inclusione in ambito educativo e scolastico, soprattutto in questo periodo di pandemia e di grandi cambiamenti nella didattica. Il sito delle Nazioni Unite riporta che negli ultimi 10 anni, sono stati compiuti importanti progressi verso un maggiore accesso all’istruzione in generale, nonché per le persone con autismo in particolare. Tuttavia, nel 2020, quando la pandemia di covid-19 si è diffusa in tutto il mondo, la maggior parte dei paesi ha annunciato la chiusura temporanea delle scuole, con un impatto su oltre il 90% degli studenti in tutto il mondo. L’interruzione dell’apprendimento causata dalla pandemia ha invertito anni di progressi e ha esacerbato le disuguaglianze nell’istruzione. Molti studenti con autismo sono stati particolarmente colpiti e gli studi dimostrano che sono stati colpiti in modo sproporzionato da interruzioni della routine, nonché da servizi e supporti su cui fanno affidamento.
L’impegno dell’ONU per l’istruzione inclusiva
Questo dato è sfidante rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG – Sustainable Development Goals) adottati dai leader mondiali delle Nazioni Unite nel 2015 forniscono un modello per far fronte alle principali sfide che il mondo deve affrontare inclusa la disuguaglianza. L’obiettivo di sviluppo sostenibile 4 (SDG 4) si concentra sulla garanzia di un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa, e sulla promozione di opportunità di apprendimento permanente per tutti, come base per migliorare la vita delle persone, ridurre le disuguaglianze e garantire un “accesso equo a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale”.
L’evento virtuale dell’ 8 aprile che includerà una tavola rotonda insieme a brevi presentazioni di educatori ed esperti riguarderà proprio l’educazione inclusiva nel contesto del SDG 4. Punto centrale sarà in questo senso l’educazione inclusiva come premessa trasformativa degli obiettivi di sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. In questo incontro verranno presentate esperienze inclusive da tutto il mondo per i diversi gradi dell’istituzione scolastica. Ecco il sito dell’iniziativa https://www.un.org/en/observances/autism-day.
L’inclusione nel modello di intervento di Anastasis
Anche in Anastasis, nel nostro piccolo e nel nostro modello di intervento, partiamo dal presupposto di introdurre nel percorso scolastico degli studenti con disturbo dello spettro autistico strumenti tecnologici e strategie che mirino all’inclusione e che permettano a ogni studente di sfruttare al meglio i suoi punti di forza, superare i propri limiti e trovare la propria strada nel percorso dell’apprendimento.
In questo caso il Software GECO – Anastasis risponde a questa sfida , come strumento molto versatile e personalizzabile a seconda delle esigenze della classe e del singolo studente.
Con i suoi 4 ambienti (quaderni, libri, mappe e web) permette di produrre testi popolati di immagini, di studiare sui propri libri in formato digitale accompagnati dalla sintesi vocale, di creare mappe in formato digitale e di fare ricerche in internet in uno spazio protetto.
Inoltre, per rispondere alle necessità della didattica a distanza, lo strumento ha un’APP associata che permette di condividere in modo agile materiali e schede create anche tramite QR-Code o tramite drive, alleggerendo gli aspetti logistici e sostenendo la motivazione e l’attenzione degli studenti.
In questi anni di didattica a distanza e implementazione di nuove modalità di apprendere si sono raccolti più di 300 materiali e schede create con lo strumento. Sono state catalogate per aree di intervento (autonomie, cognitiva, affettivo -emozionale, sociale, linguaggio e comunicazione all’interno di una libreria di risorse digitali fruibile e accessibile, a disposizione di tutti gli operatori che lavorano con GECO nell’ambito dell’apprendimento di studenti con Bisogni Educativi Speciali.
La nostra esperienza ci porta a pensare che buoni strumenti tecnologici, progetti psico-educativi pensati sullo studente e sulla classe che definiscono in modo chiaro obiettivi a breve – medio e lungo termine e un buon lavoro di rete sono ingredienti chiave per un buon percorso di studi.
Sarà interessante aprire le nostre prospettive sugli spunti e sulle esperienze che saranno raccontate nella giornata dell’8 Aprile su questa tematica da tutto il mondo!
Contenuti a Cura di Vania Galletti, psicologa e referente BES per i Laboratori Anastasis
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