Tutti hanno sentito parlare di Coding e Pensiero computazionale. Sono due termini molto in voga, in quanto si è capito che proponendo agli studenti laboratori di programmazione (“coding”), si stimola in loro un approccio votato alla risoluzione dei problemi.
Questo corso si propone di esplorare proprio queste potenzialità del coding, che non serve solo ad “imparare ad usare il computer”, ma soprattutto a migliorare le abilità logico-matematiche e di problem-solving, a sviluppare il “pensiero computazionale” e l’attitudine a risolvere problemi.
Coding e inclusione
Nel corso viene anche posta grande attenzione al tema dell’inclusione di quegli studenti che per le loro caratteristiche faticano a raggiungere un apprendimento efficace o a partecipare ad attività didattiche “tradizionali”.
La creazione di manufatti digitali prevede anche attività che richiedono competenze e abilità diverse: cercare immagini, fotografare, registrare suoni, suonare, programmare, ecc.
Con modalità cooperativa gli studenti possono quindi distribuirsi i compiti, individuando le abilità e i punti di forza di ciascuno per consentire la partecipazione degli studenti che hanno difficoltà cognitive, sensoriali o motorie.
Alcuni elementi di inclusione che vale la pena di evidenziare e che verranno trattati nel corso della formazione:
- L’uso di tecnologie informatiche per l’accesso a contenuti è più accessibile di altre strumentazioni a ragazzi che hanno difficoltà nella letto-scrittura (DSA) e nella comprensione della lezione frontale (scarse competenze linguistiche, Italiano L2 ecc.).
- Per alcuni ragazzi l’uso degli strumenti informatici può rappresentare un elemento di isolamento (ad esempio alcuni ragazzi con disturbi dello spettro autistico). In questo caso la situazione viene ribaltata e la tecnologia, essendo uno spazio di interazione nel gruppo, può migliorare la socializzazione.
- Le attività di problem solving attraverso il coding possono essere molto attrattive e quindi aumentare i tempi attentivi degli studenti che hanno, proprio nell’attenzione, un punto di caduta (DSA con disturbi dell’attenzione, ADHD).
- Nelle classi dove ci fossero ragazzi con gravi difficoltà motorie o cognitive, si potranno esplorare diverse modalità d’interazione. Parte del progetto diventa quindi quella di ricercare, immaginare e costruire strumenti di interazione particolari per il proprio progetto digitale (senza utilizzare la tastiera o il mouse ma sfiorando una mela, muovendo la testa, immergendo la mano in una vasca d’acqua, colpendo un barattolo di latta, generando un suono con la bocca, ecc.).
Il corso in pratica
- Il primo modulo, condotto dal dott. Giuseppe Pellegrino, responsabile della Rete dei Doposcuola Anastasis, definisce gli obiettivi e suggerisce le modalità per una fruizione efficace.
- Il secondo modulo, condotto dal dott. Nicola Gencarelli, Project Manager presso Fondazione ASPHI Onlus, fornisce una serie di esempi e di esperienze nelle quali si è sviluppato positivamente il tema dell’inclusione attraverso progetti di Coding.
- Il corso prosegue con sei ulteriori moduli che presentano brevemente Scratch (il programma gratuito per programmare a scuola) e vari esempi di applicazione del coding in diverse discipline (Geometria, Inglese, Geografia, ecc.). Questi esempi, che comunque rappresentano delle unità autoconsistenti da poter proporre in classe, coprono diverse tipologie di applicazioni di coding e forniscono le basi per creare una quantità virtualmente infinita di progetti per la classe.
Ognuno dei sei moduli è diviso in due parti: una teorica, curata dal dott. Giuseppe Pellegrino, nella quale vengono ripresi i punti di forza pedagogici alla base di ogni unità, le funzioni di Scratch che vengono proposte e gli elementi di inclusione, e una pratica, condotta dal dott. Luca D’Agostino, che mostra concretamente come realizzare l’unità in Scratch.
Vantaggi
- Corso accreditato MIUR
- Acquisto con Carta del Docente
- Sconto 10% per enti convenzionati
- Attestato di partecipazione