La disgrafia
Il disturbo specifico di scrittura si chiama disgrafia se coinvolge la grafia, e varia a seconda dell’età dell’alunno.
La disgrafia coinvolge il controllo degli aspetti grafici della scrittura manuale, nel momento motorio-esecutivo della scrittura.
La disgrafia compromette la qualità dell’aspetto grafico della scrittura fino a renderla illeggibile, e agisce sulla capacità di scrivere in modo fluente.
Alcuni esempi di difficoltà legate alla disgrafia:
- Postura e impugnatura scorrette
- Troppa pressione o poca pressione sul foglio, o pressione non omogenea
- Gestione dello spazio: la scrittura fatica a seguire la riga o non rispetta i margini
- Le lettere sono di grandezza diversa oppure tutte troppo grandi o troppo piccole
- Lo spazio tra le parole è troppo, troppo poco, non omogeneo
- Lettere illeggibili
Riconoscere la disgrafia: segnali e diagnosi
Difficoltà o disturbo?
Prima di parlare di disgrafia va fatta una distinzione fra ciò che è difficoltà di apprendimento, che si riferisce a una difficoltà generica incontrata a scuola, e ciò che è disturbo specifico di apprendimento, che prevede la presenza di un deficit specifico (innato, resistente all’intervento e all’automatizzazione) verificato attraverso un procedimento clinico – diagnostico (Cornoldi, 2007).
I segnali della disgrafia
Il disturbo della scrittura nel caso della Disgrafia interessa la componente motoria ed è conseguenza di disturbo di esecuzione motoria di ordine disprassico (Cornoldi et al., 1999).
La disgrafia si manifesta come difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici che numerici e riguarda nello specifico la programmazione e l’uso del gesto-motorio. Può influire negativamente sulla componente ortografica e di produzione del testo scritto, a causa della difficoltà di rilettura e di autocorrezione.
Le variabili che vengono prese in considerazione nella valutazione e per una eventuale diagnosi sono:
- Sviluppo psicomotorio
- Velocità di scrittura
- Leggibilità e illegibilità dal punto di vista sia del bambino che del lettore esterno
- Direzionalità del movimento
- Spaziatura tra lettere e parole
- Grandezza, allineamento e pressione
Cosa fare: potenziamento, diagnosi e intervento
Riconoscere i segnali di disgrafia, agire con gli esercizi potenziamento, passare a una eventuale diagnosi in tempi brevi e seguire le indicazioni dello specialista, adottando e indicando nel PDP (Piano Didattico Personalizzato) gli strumenti compensativi e dispensativi più adatti sono i passi giusti per affrontare la disgrafia.
Cosa puoi fare in pratica?
- Se sospetti la disgrafia o hai ricevuto una segnalazione da parte degli insegnanti, parlane con loro per introdurre subito strategie ed esercizi di potenziamento
- Se l’attività potenziamento non porta risultati o i risultati non paiono sufficienti, chiedi una valutazione al Servizio Sanitario Nazionale o a uno specialista privato se i tempi di attesa sono troppo lunghi
- Se la diagnosi conferma la disgrafia, lo specialista ti indicherà il percorso giusto per compensarla e assecondare il modo unico e personale di studiare e di imparare di tuo figlio
- Quando riceve la diagnosi di disgrafia, la scuola scrive il Piano Didattico Personalizzato (PDP) e indica le strategie e gli strumenti compensativi e dispensativi utili a sostenere l’apprendimento
Gli strumenti compensativi Anastasis
I software compensativi Anastasis usano la tecnologia per supportare l’autonomia nello studio dei ragazzi e studenti con DSA e li aiutano a imparare e a fare i compiti a casa in autonomia