La scuola è il contesto ideale per il trasferimento di conoscenze e abilità in diverse discipline, oltre a essere il luogo in cui gli studenti acquisiscono le capacità necessarie per comprendere il mondo e la società in cui vivono. Essa favorisce lo sviluppo personale attraverso la pratica e il continuo miglioramento. Tuttavia, non tutti gli studenti affrontano il percorso scolastico con serenità e successo, manifestando difficoltà legate a carenze metodologiche, disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), ansia da prestazione e bassa motivazione. A tal proposito secondo l’Osservatorio Nazionale Adolescenza (2023), il 25% degli adolescenti ha vissuto episodi depressivi nell’ultimo anno e il 20% ha sofferto di ansia. Tra gli studenti delle scuole medie e superiori, il 66% si sente stressato a causa dei voti bassi e il 59% teme di fallire nelle verifiche (OCSE, 2023).

Gli studi sul ruolo delle emozioni nel processo di apprendimento sono numerosi, tra questi spiccano quelli della Dottoressa Daniela Lucangeli, professoressa ordinaria di Psicologia dell’Educazione e dello Sviluppo presso l’Università di Padova. Le sue ricerche dimostrano che le emozioni negative come paura, noia o ansia, vissute durante l’apprendimento, attivano la memoria a segnalare un messaggio di pericolo. Questo meccanismo influenza negativamente l’associazione con il contenuto appreso, creando un legame emotivo sfavorevole che può ostacolare la memorizzazione e la comprensione. Lucangeli evidenzia come queste emozioni attivino risposte di fuga o rifiuto, rendendo più difficile l’apprendimento e suggerendo l’importanza di creare ambienti di apprendimento positivi ed emotivamente sicuri per favorire il successo educativo.

 

Il ruolo dello psicologo nel processo di apprendimento

Affrontare efficacemente le sfide legate allo studio è un compito complesso in cui lo psicologo può offrire un supporto prezioso per il benessere degli studenti. Un aspetto cruciale del lavoro dello psicologo è la valutazione delle abilità cognitive e delle difficoltà specifiche di apprendimento. Attraverso strumenti di valutazione e osservazioni cliniche, è in grado di individuare gli ostacoli che impediscono un apprendimento efficace e sviluppare strategie personalizzate per superarli.

Lo psicologo aiuta gli studenti a gestire lo stress e l’ansia legati agli esami e alle prestazioni accademiche. Utilizzando tecniche di rilassamento, respirazione e gestione delle emozioni, gli studenti possono imparare a mantenere la calma anche nelle situazioni più impegnative. Promuovere abitudini di studio efficaci è un altro aspetto fondamentale che può essere raggiunto attraverso suggerimenti che mirino a migliorare la concentrazione, l’organizzazione del tempo, la memorizzazione e il recupero delle informazioni.

Nell’individuazione di un metodo di studio efficace, possono essere utilizzati anche software compensativi come Geco e SuperMappeX. Questi strumenti permettono una migliore comprensione del testo tramite la sintesi vocale e le immagini, e aiutano a creare mappe concettuali e schemi con il supporto dell’intelligenza artificiale. Queste mappe permettono di organizzare le informazioni in modo strategico e personalizzato, rispettando le esigenze del singolo studente.

Tuttavia, fornire gli strumenti giusti non è sufficiente se non vengono sviluppate strategie di metacognizione, che permettono agli studenti di monitorare attivamente i benefici del loro utilizzo. La metacognizione implica la consapevolezza e il controllo dei propri processi cognitivi, consentendo agli studenti di valutare l’efficacia delle tecniche di studio adottate e di apportare eventuali modifiche per ottimizzare l’apprendimento. Ad esempio, uno studente potrebbe usare una mappa concettuale per ripassare una lezione e poi riflettere su quanto questa tecnica abbia facilitato la comprensione rispetto ad altre metodologie di studio. Questo tipo di riflessione critica aiuta gli studenti a diventare più autonomi ed efficaci nel loro percorso di apprendimento, sviluppando competenze che saranno utili per tutta la vita.

Oltre a suggerire e insegnare tecniche di studio, l’intervento psicologico gioca un ruolo fondamentale nel promuovere l’autostima e la motivazione dello studente con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento). Aiuta lo studente a comprendere che il suo disturbo non definisce le sue capacità, ma rappresenta una peculiarità da valorizzare. L’operatore lavora insieme allo studente o alla studentessa per definire obiettivi realistici e stimolanti, il cui raggiungimento supporta l’autostima e il senso di autoefficacia. Viene così promossa una visione positiva delle proprie capacità e un atteggiamento proattivo verso le sfide scolastiche, trasformando il percorso di apprendimento in un’esperienza di crescita personale.

Il lavoro sul metodo di studio può essere sviluppato anche in una dimensione di gruppo all’interno di doposcuola specialistici, dove lo studente, guidato dall’esperto, può beneficiare del confronto tra pari. Questo approccio non solo favorisce l’apprendimento di nuove strategie, ma promuove anche un senso di appartenenza e supporto reciproco tra gli studenti. In un contesto di gruppo, gli studenti possono condividere le proprie esperienze e scoprire che non sono soli nelle loro difficoltà. Questo ambiente collaborativo stimola la motivazione e il senso di solidarietà, rendendo il percorso di studio meno isolato e più stimolante. La dinamica di gruppo offre inoltre l’opportunità di sviluppare competenze sociali e di lavorare su progetti comuni, rafforzando ulteriormente la capacità di affrontare le sfide scolastiche con fiducia e determinazione.

 

 

 

A cura di: Elisa Carli – Psicologa e Direttrice del Centro di Apprendimento Anastasis

 

 

 

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