Arrivare “in tempo” è fondamentale: un’ introduzione di Giacomo Stella
Arrivare “in tempo” è fondamentale: il tempo dello sviluppo passa, non torna indietro, e quindi è molto importante cogliere eventuali segnali di scarsa attenzione o di sviluppo lento per esempio nel linguaggio o nella lettura. Sono segnali che ci fanno capire che c’è bisogno di porre più attenzione. Intervenire in questo senso non vuol dire mettere un’etichetta, vuol dire semplicemente indirizzare meglio certi stimoli e “aggiustare” l’ambiente in modo che sia più favorevole. Ed è importante farlo in tempo.
La letteratura scientifica è unanime nel sostenere l’importanza dell’intervento precoce basato su una fase di identificazione ed una di potenziamento. Di più, un lavoro di potenziamento su metafonologia, lettura, scrittura e calcolo va bene per tutti i bambini, anche quelli che non avrebbero delle difficoltà: un ambiente arricchito giova a tutti.
Queste tipologie di intervento sono state studiate e verificate in molti anni: nel 1997 abbiamo condotto un primo studio da cui si evidenzia che il periodo più favorevole per avere risultati significativi e affidabili è la fine di gennaio della prima primaria: significa vedere come la didattica che il bambino sta ricevendo in classe si è tradotta in sviluppo delle abilità e delle capacità attese, indipendentemente dal tipo di metodo che gli insegnanti usano. Se ciò non è avvenuto, è molto importante cominciare ad introdurre attività di potenziamento che abbiano le caratteristiche fondamentali di tutte le attività che vogliono influenzare la traiettoria di sviluppo: frequenza e costanza. Si comincia quindi nel mese di febbraio, facendo esercizio 3 o 4 volte la settimana con stimoli vicini alle capacità del bambino. E facciamo una nuova verifica dopo 3 mesi, quindi all’inizio del mese di maggio.
I dati che abbiamo raccolto in questi vent’anni ci dicono che moltissimi bambini con questo tipo di attività mostrano un importante recupero: questo vuole dire che eravamo di fronte a bambini con la necessità di un’attenzione maggiore e uno stimolo più adeguato. Per i bambini che al contrario “resistono” proviamo con un altro ciclo di potenziamento durante il periodo estivo.
Se ad una terza verifica il problema è ancora presente, bisogna pensare a una valutazione specialistica: sappiamo infatti che la definizione di disturbo specifico di apprendimento è un disturbo che è presente in soggetti intelligenti che hanno ricevuto stimoli adeguati ma resistono a questo perché il sistema che organizza la funzione ha qualche anomalia che richiede tempi più lunghi e a volte che non porta mai definitivamente a un risultato.
Per dare al bambino il livello di attenzione richiesto, riteniamo che anche il potenziamento debba essere individuale e basato su una gradualità nella comparsa degli stimoli. Una gradualità intelligente, personalizzata sull’effettiva e progressiva acquisizione di competenze. Nelle attività di gruppo, purtroppo i bambini con più difficoltà tendono invece a perdersi.
Il Sistema InTempo
InTempo è un servizio on line di individuazione precoce degli indicatori di rischio dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e tempestivo intervento di potenziamento, nato dalla collaborazione tra SOS Dislessia (Prof. Giacomo Stella) e Anastasis Soc. Coop. Soc. Il progetto nasce per rispondere alle specifiche esigenze della legge 170/2010 sui DSA e in particolare del comma 3 dell’art. 3 per supportare la scuola nel realizzare attività di identificazione precoce. InTempo è inoltre in linea con la Circolare Ministeriale n. 8 Prot. 561 del 6 marzo 2013 sui Bisogni Educativi Speciali.
InTempo mira a costruire un percorso di intervento che integri un’azione di “osservazione per l’individuazione precoce” ad una conseguente di “potenziamento”.
I destinatari sono scuole, doposcuola, figure cliniche e cooperative sociali che lavorano nell’educativa scolastica.
Difficoltà o disturbo?
InTempo comprende un modulo per l’identificazione precoce di difficoltà degli apprendimenti e uno per il relativo potenziamento. I due moduli sono combinabili in un percorso “test-potenziamento-retest”, con un duplice obiettivo:
- Identificazione ancora più efficace di un possibile disturbo (DSA), tenendo conto della resistenza al potenziamento
- Superamento delle difficoltà di molti degli alunni che non presentano un disturbo
I due moduli sono disponibili anche separatamente: è tuttavia importante osservare che, in assenza di un potenziamento e di un conseguente retest, ciò che viene identificato è una difficoltà negli apprendimenti, che non necessariamente evolverà in un DSA.
Il sistema è in grado di produrre automaticamente relazioni con indicazioni sul risultato dell’osservazione iniziale, la descrizione delle attività di potenziamento svolte, il risultato della successiva osservazione ed eventuali consigli sul proseguo del percorso.
InTempo è un sistema di strumenti composto da:
- Un video formativo del Prof. Giacomo Stella sul modello sotteso di identificazione precoce e potenziamento.
- Un portale web per la gestione operativa di classi, operatori e bambini, la gestione ed il monitoraggio delle azioni di identificazione precoce e potenziamento, la produzione della relazione finale e l’esportazione dei risultati delle attività aggregati per classi
- Un set di prove per l’identificazione precoce.
- Un set di App a supporto di interventi di potenziamento.
Le Modalità di intervento
L’intervento base di InTempo è articolato su:
- due azioni di osservazione (pre e post potenziamento) per l’identificazione precoce dei DSA che si effettua con i bambini individualmente e prevede 3 o 4 prove per un tempo complessivo di una decina di minuti a bambino;
- un’azione di potenziamento per i bambini che risultino in “richiesta di attenzione” La durata del potenziamento è di 2 o 3 mesi, e prevede attività di 15-20 minuti da svolgere 3-4 volte la settimana. I numeri sono indicativi perchè dipendono dalla classe frequentata e dal grado di rischio determinato dalle prove di osservazione. Ogni sessione di lavoro in 1a primaria prevede le attività di metafonologia, lettura e scrittura. In 2a si può aggiungere il calcolo e metafonologia è a discrezione dell’operatore, per scomparire in 3a. Le attività sono avviate insieme all’operatore e proseguono a casa con il supporto della famiglia: l’operatore mantiene la supervisione del lavoro tramite il sistema di monitoraggio del portale. Qualora l’esito non sia quello atteso, può intervenire con sessioni di potenziamento in presenza.
Un modello sostenibile
Partendo da un modello che sostiene l’importanza e l’efficacia di un intervento individuale sia per l’identificazione precoce che per il potenziamento, InTempo è stato pensato per proporre un percorso sostenibile in termini di risorse in particolare grazie a due elementi: l’identificazione si basa su prove molto veloci (6-8 minuti a bambino). Il potenziamento grazie ad App per smartphone e tablet semplici ed intuitive, poggia su un’alleanza con la famiglia affinché una parte anche importante del lavoro venga svolto a casa.
La procedura di Identificazione Precoce di InTempo è stata progettata, sperimentata ed utilizzata da anni da SOS Dislessia. Si basa su alcuni assunti fondamentali: il primo riguarda l’economicità, in quanto è fondamentale che i tempi di somministrazione siano brevi e che le prove siano accessibili a figure non necessariamente specializzate. Secondariamente, le attività sono proposte individualmente a ogni bambino e richiedono la presenza dell’adulto: tale scelta riflette l’importanza del controllo dei fattori esogeni ed endogeni che possono influire sulle risposte e modificare l’esito della prova. Infine, le prove presentano un buon livello di coerenza ecologica in quanto le attività proposte sono simili a quelle presentate nel contesto scolastico.
Le prove per l’identificazione precoce possono essere effettuate con gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado in ogni periodo dell’anno in base alle seguenti “finestre temporali”:
- settembre-ottobre: per screening di inizio anno (eccetto la prima primaria)
- novembre-febbraio: per screening invernale o pre-potenziamento
- marzo-giugno: per screening primaverile o post-potenziamento
Ogni finestra temporale è caratterizzata da una diversa taratura, al fine di garantire una maggiore precisione nell’individuazione di eventuali difficoltà dei bambini.
La procedura di identificazione precoce si basa quindi su prove somministrate da un operatore (insegnante, educatore o clinico) individualmente ad ogni bambino
La durata del test varia a seconda delle caratteristiche individuali di ciascun bambino, oltre che dalla classe frequentata, ma va dai 4 agli 6 minuti netti. In totale si possono calcolare una decina di minuti, considerando una fase di familiarizzazione con il bambino, di presentazione del compito e di verifica della comprensione.
L’operatore deve avere a disposizione un PC o tablet, effettuare l’accesso al Portale InTempo, in cui devono già essere stati registrati i bambini, e aver già stampato il materiale cartaceo richiesto da alcune prove.
L’operatore preme il pulsante [Attiva osservazione] e procede con la somministrazione delle prove: il portale presenta solo le prove specifiche per la classe frequentata e consente la registrazione delle risposte: per alcuni test il bambino deve semplicemente rispondere (es: pappagallo o calcolo), per altre dovrà utilizzare il materiale cartaceo (es: sillabe, RAN), per altre dovrà scrivere su un foglio di carta (dettato). Sempre dal portale si stampano i materiali cartacei richiesti. Dal portale è possibile scaricare il documento con l’esito di tutte le prove sostenute.
Nella “rappresentazione percorso” del bambino sarà visibile l’indicazione di Adeguato o Potenziamento consigliato , in modo che sia più semplice capire quando attivare i percorsi di potenziamento.
Le prove di identificazione precoce:
- Prova Pappagallo: ripetizione di non parole (già adatta per l’ultimo anno della scuola dell’infanzia)
- Prova Ran: denominazione visiva rapida
- Prova Sillabe: prova di lettura di sillabe, stampate su cartoncini che il bambino deve leggere
- Prova Lettura: InTempo propone un brano commisurato con la classe frequentata
- Prova Dettato / Scrittura: dettato di una lista di parole
- Prova Calcolo: addizioni o sottrazioni
Il Potenziamento
“Il modulo potenziamento è il sistema di app semplici e intuitive da usare anche con il supporto della famiglia e che in un contesto confortevole come la casa diventano un alleato e una vera estensione del lavoro scolastico”. Leggi di più
Si tratta di un sistema di App a supporto di interventi di potenziamento conseguenti le prove per l’identificazione precoce sulle seguenti aree di intervento:
- Metafonologia – App Gea
- Scrittura – App Ermes
- Lettura – App Atena
- Calcolo – App Ares
Quando avviamo il programma di potenziamento, InTempo stampa una scheda da consegnare alla famiglia per guidarla all’uso del portale, con tutti i dati necessari per l’accesso e l’uso e le indicazioni su come svolgere il lavoro con il bambino: come spiegare i compiti, come presentare il lavoro, che contesto creare per presentarsi come alleati e non come “esaminatori”.
Gea – Metafonologia
Progettata da Giacomo Stella e Michela Camia, Gea presenta attività di segmentazione, comparazione e discriminazione e fusione fonologica da svolgere insieme ad un adulto: insegnante o educatore, e genitore. La App è volutamente costruita su questa interazione per valorizzare il ruolo del modelling nel potenziamento metafonologico. Gea aiuta il bambino a comprendere la rappresentazione fonologica della parola. Lavora a livello alfabetico, quindi su parole in cui il numero di lettere coincide con il numero di suoni.
Atena – Esercitazione velocità e correttezza di lettura
Progettata da Patrizio Tressoldi, Atena propone la lettura di stimoli all’interno di brani scelti fra un’ampia selezione di libri, rielaborati con i criteri dell’alta comprensione e leggibilità dall’editore Biancoenero Edizioni di Roma.
Il training è finalizzato ad esercitare e migliorare la correttezza – e in misura minore la velocità – nell’abilità di lettura. In particolare lo scopo primario è quello di favorire l’acquisizione sia dei processi visuo-percettivi ed attentivi sia quelli di tipo fonologico, per rendere più corretta e veloce l’associazione tra grafemi e fonemi.
Ermes – Correttezza della scrittura ortografica
Progettata da Alessandra Luci, Ermes è una App per esercitare e migliorare la correttezza nell’abilità di scrittura ortografica. Le opzioni disponibili permettono di facilitare la scrittura di parole dettate sia in modo isolato, sia all’interno di frasi e brani, favorendo sia i processi fonologici, per rendere più corretta e veloce l’associazione tra fonema e grafema, sia i processi lessicali, visuo-percettivi, attentivi e di memoria di lavoro.
La difficoltà del compito è differenziata in base alla classe frequentata dal bambino.
Ares – Calcolo
Progettata da Patrizio Tressoldi, Ares favorisce il rapporto tra numeri e la rappresentazione del loro valore quantitativo su una linea orizzontale, la cosiddetta linea dei numeri, tramite training mirati. Questi training includono esercizi per favorire il rapporto tra numeri e quantità anche nel calcolo aritmetico (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione).
In particolare, Ares presenta esercizi di 3 tipologie:
- Trovare la posizione sulla linea di un numero
- Scrivere il numero corrispondente ad una posizione sulla linea
- Trovare la posizione sulla linea del risultato di un calcolo
Sono presenti diversi strumenti di aiuto (penna segna-tacche, regolo etc.) e gli esercizi vengono presentati in logica autoadattiva sulla dimensione delle linee e sulle modalità di aiuto.
Per ogni classe sono previsti diversi obiettivi.
Monitoraggio
Relazione automatica
InTempo per la Scuola e i professionisti
Contenuti a cura di Andrea Frascari, Anastasis, Responsabile del Progetto InTempo