Facciamo attenzione ai segnali dei ragazzi

Articolo su quali segnali dei ragazzi dobbiamo prestare attenzione
Per chi è
EducatoriFamiglieInsegnanti

In un periodo di vita caratterizzato da cambiamenti rapidi e complessi, ragazze e ragazzi possono esprimere le loro emozioni e difficoltà in modi che variano molto. Spesso, però, i segnali che inviano possono passare inosservati, causando incomprensioni tra adulti e giovani. In questo articolo, esploreremo l’importanza di prestare attenzione ai segnali di ragazze e ragazzi, analizzando i diversi tipi di segnali, come riconoscerli e come rispondere in modo efficace.

Perché è importante prestare attenzione

Riconoscere il disagio

Molti ragazzi e molte ragazze non esprimono verbalmente il loro disagio. Possono manifestare cambiamenti nel comportamento, nelle abitudini di studio o nelle relazioni sociali. Essere in grado di riconoscere questi segnali può aiutare genitori e insegnanti a intervenire tempestivamente, evitando che le difficoltà si aggravino.

Promuovere il benessere emotivo

Prestare attenzione ai segnali dei ragazzi non è solo una questione utile per identificare i problemi, ma anche per promuovere il loro benessere emotivo. Un ambiente in cui ragazze e ragazzi si sentono ascoltati e compresi favorisce la loro crescita personale e la loro autostima.

Tipi di segnali da osservare

Segnali comportamentali

I segnali comportamentali possono includere cambiamenti nelle abitudini quotidiane, come la perdita di interesse per attività che prima erano gradite, irritabilità, o il ritiro sociale. Questi segnali possono indicare una serie di difficoltà, dall’ansia alla depressione, fino a problemi relazionali.

Segnali emotivi

Le emozioni di ragazze e ragazzi possono variare ampiamente. È importante prestare attenzione a segnali come tristezza, ansia, frustrazione o euforia eccessiva. Un cambiamento repentino dell’umore può essere un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Segnali fisici

A volte, il disagio emotivo si manifesta attraverso segnali fisici. Mal di testa, disturbi gastrointestinali o stanchezza possono essere segni che un ragazzo o una ragazza sta affrontando una difficoltà emotiva. È fondamentale che gli adulti prestino attenzione a questi sintomi, dato che potrebbero essere manifestazioni di stress o ansia.

Come riconoscere i segnali

Osservazione attenta

Essere presenti e osservare i cambiamenti nei comportamenti dei ragazzi è essenziale. Questo non significa invadere la loro privacy, ma piuttosto prestare attenzione ai segnali sottili che possono indicare un disagio. Gli adulti dovrebbero adottare un atteggiamento di curiosità e apertura.

Comunicazione aperta

Stimolare una comunicazione aperta è fondamentale. Insegnanti e genitori possono porre domande che incoraggino a esprimere i propri sentimenti. 

Frasi come

  • “Come ti senti oggi?”
  • “C’è qualcosa che ti preoccupa?” 

possono favorire una maggiore condivisione.

Creare un ambiente sicuro

È importante creare un ambiente in cui i ragazzi si sentano al sicuro nel condividere le loro emozioni. Questo può essere fatto attraverso attività di gruppo, discussioni in classe o semplicemente mostrando empatia e comprensione. A scuola, si può creare l’angolo dell’amicizia: un contenitore da tenere in classe, dove scrivere messaggi positivi a compagni e compagne. In famiglia, individuare dei momenti di ascolto e condivisione. 

Rispondere ai segnali

Ascolto attivo

Quando un ragazzo o una ragazza condivide i propri sentimenti, è fondamentale praticare l’ascolto attivo. Questo implica non solo ascoltare le parole, ma anche prestare attenzione al linguaggio del corpo e alle emozioni espresse. Ripetere ciò che è stato detto e fare domande per chiarire può aiutare a mostrare che si sta realmente ascoltando.

Offrire supporto

Insegnanti e genitori devono essere pronti a offrire supporto. Questo può significare semplicemente essere presenti, ma anche fornire risorse, come contatti con esperti, libri o attività che possono aiutare a esprimere le proprie emozioni. 

Come prima cosa, bisogna ricordarsi di osservare, ascoltare, non giudicare, comunicare e accogliere questi ragazzi. 

In secondo luogo, si può cercare di mettere a disposizione risorse interne ed esterne alla scuola, come servizi di psicologia scolastica e lo spazio giovani del consultorio. Inoltre, può essere utile, informarsi, a inizio anno, sulle associazioni che promuovono attività a scuola o che svolgono percorsi di supporto psicologico in modo da avere dei contatti da fornire nel caso in cui vengano richiesti. Esistono inoltre, associazioni che promuovono supporto psicologico anche tramite telefono, come, per esempio il Telefono Azzurro.

L’elemento sicuramente fondamentale da tenere a mente è ricordare a ragazze e ragazzi che possono chiedere aiuto, che voi siete a loro disposizione se hanno bisogno e che questo non è indice di debolezza ma di grande consapevolezza. 

Stabilire un piano d’azione

Se i segnali indicano un disagio significativo, è importante stabilire un piano d’azione. Questo potrebbe coinvolgere incontri regolari, la collaborazione con specialisti o specialiste come psicologi, psicologhe o counselor, e la creazione di un ambiente di supporto a casa e a scuola. Nel caso in cui si abbiano dei dubbi sulla situazione o su come gestirla può essere utile chiedere aiuto ad un o una professionista per capire come muoversi nel migliore dei modi in questo mondo così complesso che è quello delle emozioni.

L’importanza della sensibilizzazione

Educazione alle emozioni

Educare ragazze e ragazzi a riconoscere e gestire le proprie emozioni è fondamentale. Programmi di educazione socio-emotiva possono fornire agli studenti e alle studentesse gli strumenti per comprendersi meglio e per comprendere meglio le altre persone. Questo tipo di educazione può anche aiutare a ridurre il rischio di bullismo e conflitti tra coetanei.

Formazione per insegnanti e genitori

Insegnanti e genitori dovrebbero ricevere formazione su come riconoscere e rispondere ai segnali di ragazze e ragazzi. Seminari, workshop e corsi di formazione possono fornire strategie pratiche e supporto per affrontare le sfide quotidiane.

In conclusione è fondamentale prestare attenzione ai segnali che ragazze e ragazzi ci mandano per il loro benessere e sviluppo. Riconoscere i cambiamenti nel comportamento, nelle emozioni e nel corpo può fare la differenza nella vita di un o una giovane. Genitori e insegnanti devono lavorare insieme per creare un ambiente in cui si sentano ascoltati e supportati. 

In un mondo in continua evoluzione, dove le sfide sono molteplici, la sensibilità verso i segnali di ragazze e ragazzi non è solo un compito, ma un’opportunità per accompagnarli in un percorso di crescita sano e significativo. Siamo chiamati, in quanto adulti di riferimento, ad essere guide empatiche, pronte ad ascoltare e a rispondere con attenzione ai bisogni emotivi dei nostri e delle nostre giovani.

A cura di Lucrezia Adamo – Psicologa del Centro di Apprendimento Anastasis

Bibliografia

  • Goleman, D. (1996). Intelligenza emotiva. Bantam Books. 

Un classico che introduce il concetto di intelligenza emotiva e fornisce strumenti per riconoscere e gestire le proprie emozioni. Utile per capire l’importanza dell’empatia e dell’ascolto attivo.

  • Bisconti, M. (2004). Le emozioni in classe. Erickson. 

Un manuale pratico per insegnanti che offre strategie per creare un clima scolastico favorevole al benessere emotivo di studentesse e studenti e per riconoscere i segnali di disagio.

  • Colli, M. (2009). Il mio diario delle emozioni. Erickson. 

Sebbene sia un libro per bambine e bambini, può essere un’ottima risorsa per gli adulti che vogliono comprendere meglio il mondo emotivo di ragazze e ragazzi e fornire loro strumenti per esprimere i propri sentimenti.

  • Petracca, A. (2023). EDUCARE ALLE EMOZIONI. 

Un testo completo e aggiornato sull’educazione emotiva, con strumenti pratici per aiutare le persone in età scolare a riconoscere e gestire i propri sentimenti. Particolarmente utile per insegnanti e genitori che vogliono promuovere il benessere emotivo dei e delle giovani.

Potrebbe interessarti
Condividi
Articoli correlati