La disponibilità e l’uso delle tecnologie informatiche a scuola, per gli studenti con disturbi dell’apprendimento ma non solo, è sempre più diffusa per motivi diversi:
i software e gli strumenti fisici (computer, hardware, ecc.) sono sempre più economici e quindi più accessibili la legge 170/2010 esprime con chiarezza l’obbligo per la scuola di garantire “l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche”
lo studente diventa protagonista attivo del suo apprendimento, consapevole delle sue capacità e del suo modo di imparare, con effetti positivi anche sulla motivazione e il comportamento favoriscono la didattica inclusiva: ogni alunno, anche lo studente con DSA, deve poter valorizzare la sua modalità personale di elaborare e produrre conoscenza.
Tecnologia e progetto educativo: l’apprendimento significativo
La tecnologia è innovativa, ma la vera innovazione è inserirla in un progetto educativo condiviso tra tutte le figure che hanno a che fare con lo studente, usarla tutti i giorni e non considerarla una risorsa eccezionale da utilizzare solo di tanto in tanto.
“Questi strumenti non possono essere intesi come un paio di scarpe nuove: nel caso delle calzature basta indossarle per camminare, mentre nel caso degli ausili informatici si deve imparare un diverso modo di camminare. E proprio come non è possibile camminare solo una volta alla settimana, così non è pensabile che questi ausili non rientrino nella quotidianità” (Berton M.A., Craighero M., Grandi, 2006).
Per questo motivo, formarsi e imparare a usare gli strumenti tecnologici è fondamentale. Una conoscenza informatica adeguata permette all’alunno, agli insegnanti, agli operatori scolastici e alla famiglia di:
- individuare la tecnologia più adatta al singolo studente, al contesto nel quale viene utilizzata e agli obiettivi da raggiungere;
- usare gli strumenti in maniera consapevole e corretta ogni giorno, adeguandoli ai bisogni individuali:
- sfruttare al massimo le potenzialità di ogni strumento.
“L’efficacia della compensazione tecnologica dipende molto più da quello che i ragazzi sanno fare che dagli strumenti utilizzati” (Fogarolo, 2013).
È per questo motivo che parliamo di apprendimento significativo, che diventa reale quando gli studenti hanno la possibilità di imparare con le tecnologie e non dalle tecnologie, quando le accettano senza paura di sentirsi diversi e sono motivati a usarle per raggiungere un obiettivo, quando hanno una figura adulta a fianco, a casa o a scuola, almeno nella fase iniziale di addestramento agli strumenti.
Quando la tecnologia può essere impiegata a supporto dell’apprendimento
Ascoltare e capire le esigenze di ogni alunno con difficoltà di apprendimento è la chiave per individuare lo strumento giusto e adattarlo ai suoi bisogni specifici.
La prima condizione per l’uso efficace di uno strumento compensativo tecnologico è la capacità di comprendere un testo ascoltandolo. Per esempio, la sintesi vocale è uno strumento compensativo efficace se lo studente comprende quello che ascolta, che la voce sia quella di una persona che legge il testo o una voce sintetica. Il supporto informatico può svolgere un ruolo anche in questo senso perché lo studente può adattare la velocità e la rilettura e frammentare il testo come preferisce.
La seconda condizione riguarda l’accettazione e la motivazione a raggiungere l’obiettivo: lo strumento compensativo è più efficace se inserito in un progetto condiviso, sorretto da una formazione adeguata che mostri allo studente come usarlo nelle attività didattiche, e infine se i benefici sono misurabili concretamente.
Lo studente preparato a usare uno strumento compensativo, che riesce a usarlo in modo consapevole e con successo ne apprezzerà l’utilità e ne comprenderà i vantaggi anche se il suo metodo di studio sarà diverso da quello dei suoi compagni.
Strumenti informatici ad alta tecnologia
Gli strumenti che aiutano lo studente con DSA a compensare i suoi punti di debolezza e a sfruttare i punti di forza devono:
- aumentare la rapidità nei compiti di letto-scrittura e manipolazione del numero;
- agevolare l’accesso autonomo alle informazioni in memoria;
- facilitare la classificazione, l’ordinamento e l’organizzazione sequenziale delle nuove informazioni e di quelle già memorizzate;
- migliorare leggibilità e correttezza ortografica nella produzione di testi;
- diventare “applicatori di regole programmate” ed eseguire i comandi in maniera efficiente ed efficace;
- permettere l’accesso a informazioni infinite stimolando i collegamenti (stile divergente);
- promuovere il “visual thinking”, lo stile visivo per trasmettere informazioni;
- permettere la gestione orale delle informazioni, per esempio con la sintesi vocale (stile uditivo);
- divenire multimediali ed interattivi e promuovere il “fare”.
Tra gli strumenti più usati per arrivare a questi obiettivi ci sono:
- il computer;
- i software definiti compensativi;
- la sintesi vocale;
- l’audio libro o libro parlato;
- le mappe concettuali e mentali;
- la calcolatrice.