MemoRAN
Funzioni esecutive
Disturbo del Linguaggio, DSA, ADHD o altre difficoltà per le quali si riconosca la necessità di potenziare funzioni esecutive
di C. Pecini, M.C. Di Lieto, S. Spoglianti, S. Bonetti, E. Inguaggiato, M. Romano, F. Batini, E. Castro, D. Brizzolara, A.M. Chilosi – IRCCS Fondazione Stella Maris – Pisa
potenziamento delle funzioni esecutive
Scuola:
infanzia e primaria
Che cos’è
MemoRAN è un servizio di tele-riabilitazione che lavora sulle funzioni esecutive finalizzato a incrementare le abilità di inibizione della risposta, controllo dell’interferenza e flessibilità cognitiva di informazioni mantenute in memoria di lavoro (Memo), in compiti che richiedono l’integrazione visuo-verbale di stimoli multipli (RAN, Rapid Automatized Naming).
Al programma è associata la “App. del genitore” che affianca il lavoro del bambino a casa.
MemoRAN, con il suo modello di intervento innovativo sulle funzioni esecutive, prevede l’incremento della difficoltà del compito su tre piani contemporaneamente:
- capacità di elaborazione del sistema, espressa dal ritmo di presentazione degli stimoli e dalla complessità delle istruzioni
- modalità di elaborazione visuo-verbale: modificando i parametri dell’esercizio (per esempio, tipologia delle etichette lessicali, grandezza e distanza delle figure, modalità di presentazione delle figure) è possibile semplificare o incrementare il carico visivo e/o verbal
- componenti di Funzioni Esecutive coinvolte: progressione graduale di ogni esercizio dalle componenti più semplici (es. inibizione) a quelle più complesse (es. doppio compito, 2-back).
Per chiBambini, dai 4 ai 12 anni circa, con Disturbo del Linguaggio, DSA, ADHD o altre difficoltà che evidenzino la necessità di potenziare funzioni esecutive: capacità di inibizione e recupero, mantenimento e aggiornamento dell’informazione in memoria di lavoro in compiti “prossimali” alle abilità di letto-scrittura
Trattamento
L’applicazione prevede un esercizio quotidiano al PC/tablet di 15/20 minuti per un periodo di due/tre mesi,effettuato dal bambino con l’affiancamento di un adulto.
L’adulto, con la “App. del genitore”, utilizzabile sullo smartphone, segue l’esercizio del bambino e registra gli eventuali errori. Al termine dell’esercizio, la “App. del genitore”registra automaticamente un report (numero di errori, tempo di presentazione degli stimoli, tipo di esercizi svolti e parametri utilizzati sull’esercizio svolto) che viene visualizzato e registrato on line dal clinico.
Come funziona
MemoRAN ha 8 tipi di esercizi tra i quali, a titolo esemplificativo:
- Inversione: tra i 5 stimoli che appaiono, il sistema sceglie casualmente due stimoli, dei quali richiede di invertire il nome, per i restanti stimoli mantiene l’etichetta lessicale corretta
- Cluster: il bambino deve denominare solo lo stimolo dentro al riquadro rosso all’interno del rettangolo giallo. L’esercizio è presente anche nell’App. RuntheRAN
- Azione: tra gli stimoli presentati, il sistema sceglie uno stimolo a cui, oltre alla denominazione, è associata una azione, per esempio battere la mano
- 1-Back: la denominazione parte dal secondo stimolo perché il bambino deve denominare lo stimolo appena scomparso, sostituito da un pallino rosso.
Gli esercizi di MemoRAN prevedono l’esposizione e la denominazione temporizzata di stimoli (figure e colori), presentati in matrici, in compiti di inibizione, flessibilità cognitiva e aggiornamento in memoria di lavoro, esercitati singolarmente o in interazione.
- Gli esercizi sono organizzati per complessità crescente.
- Le figure, disegnate in bianco e nero, sono organizzate in librerie secondo il tipo di stimolo (lunghezza, complessità, categoria semantica): in totale, le librerie contengono 400 stimoli.
- Come le altre App della piattaforma Ridinet, MemoRAN propone, grazie all’algoritmo dell’autoadattività, un percorso di allenamento progressivo e adattato al profilo del singolo bambino.
Il ruolo dell’adulto
L’adulto, con l’”App. del genitore”, utilizzabile sullo smartphone, segue l’esercizio del bambino e registra gli eventuali errori. Al termine dell’esercizio, l’”App. del genitore” registra automaticamente un report (numero di errori, tempo di presentazione degli stimoli, tipo di esercizi svolti e parametri utilizzati sull’esercizio svolto) che viene visualizzato e registrato on line dal clinico.
Efficacia
Dato il valore “trasversale” del programma, la sperimentazione di MemoRAN è in corso in varie fasce d’età e in diversi disturbi del neurosviluppo, quali:
- Disturbo del Linguaggio
- Disturbi Specifici dell’Apprendimento,
- Disturbi di Attenzione
- Disturbi cognitivi associati a Paralisi Cerebrale Infantile
I dati preliminari suggeriscono un miglioramento significativo nella velocità di inibizione (Es. Inversione), controllo dell’interferenza (Es. Cluster), doppio compito (Es. Azione) e mantenimento in memoria di lavoro (Es. 1-back) dell’informazione visuo-verbale.
L’accuratezza di denominazione migliora significativamente negli esercizi più complessi (es. inversione e n-back) per i quali all’inizio del trattamento si registra un numero di errori maggiore rispetto a esercizi più semplici come quelli di controllo dell’interferenza e di doppio compito (es. cluster e azione).
Riferimenti
Le Funzioni Esecutive (FE), sono una famiglia di funzioni cognitive top-down, adattive e goal-dirette, necessarie quando si deve porre attenzione a ciò che si fa, essendo non sufficiente o inopportuno basarsi sull’istinto o su comportamenti automatici (Garon et al., 2008).
C’è sufficiente accordo che, indipendentemente da relazioni di causa-effetto specifiche, le difficoltà nelle Funzioni Esecutive (FE) si riscontrano in molti disturbi del neurosviluppo come in vari tipi di disturbi del linguaggio orale, di apprendimento e di attenzione in cui vengono descritte difficoltà di mantenimento in memoria di lavoro e di controllo dell’informazione visuo-verbale (Mammarella et al., 2017; Kudo et al., 2015; Moura et al., 2015; Varvara et al., 2014; DeJong 2009).
Parallelamente, gli studi sulla riabilitazione delle FE nei disturbi del neurosviluppo suggeriscono che trattamenti basati su attività troppo specifiche e poco complesse hanno effetti non duraturi o scarsamente generalizzabili (Schinaver et al., 2014). Per agire in modo restitutivo sulle FE, particolarmente connesse ai compiti di apprendimento, appare necessario intervenire sulle componenti che si sviluppano più precocemente durante lo sviluppo (Diamond, 2013), con attività che integrano (“embedding”) le FE all’interno di compiti che sintetizzano la complessità delle competenze strumentali di apprendimento (es. Georgiu et al., 2013 per la relazione fra denominazione visiva rapida e lettura).