Modalità di trattamento a distanza
La teleriabilitazione è una forma di presa in carico che consente di offrire servizi di riabilitazione utilizzando tecnologie di assistenza a distanza e di coinvolgere, con modalità differenti, tutti gli attori del progetto e del programma riabilitativo.
Le modalità di trattamento a distanza possono essere diverse e la scelta dipende dal clinico di riferimento che ha la responsabilità della presa in carico della famiglia e del bambino/ragazzo.
- Nella modalità sincrona, il clinico in tempo reale conduce la seduta attraverso una connessione interattiva audio e video a cui partecipa lo studente.
- La modalità asincrona si basa sull’invio di materiali o video delle attività da svolgere per poi ricevere un feedback dall’utente o dalla piattaforma se prevede un monitoraggio a distanza.
- Nella modalità mista, la seduta in tempo reale segue un programma di homework strutturati in modalità asincrona.
Le nuove tecnologie mettono a disposizione una vasta serie di strumenti che consentono di superare il confine dello spazio per poter intraprendere o continuare una terapia a distanza. Gli strumenti di cui ci si può avvalere sono sia gratuiti (Skype, Meet…) che a pagamento (Zoom o altri) e consentono al terapeuta e all’utente di superare le barriere della distanza fisica e stabilire un contatto visivo.
Un’importante conferma sull’efficacia di questa modalità di lavoro è arrivata dall’approvazione da parte dell’Ordine degli Psicologi d’Italia di linee guida che consentono a psicologi e psicoterapeuti di prendere in carico un paziente e seguirlo attraverso sedute on-line e a distanza (linee guida CNOP 2017).
Ragioni per scegliere di proseguire un trattamento a distanza
Il terapeuta, all’interno della sua presa in carico, avrà modo di valutare se ritiene opportuno, in termini di efficacia e idoneità, proseguire o iniziare una presa in carico a distanza, in base agli obiettivi di lavoro.
Un primo grande vantaggio nello scegliere di proseguire una riabilitazione a distanza è quella che permette di non interrompere il percorso qualora si sia impossibilitati ad andare all’incontro di persona; a causa della pandemia molti percorsi riabilitativi sono stati interrotti e molti bambini/ragazzi hanno perso importanti mesi di lavoro, pur sapendo dell’importanza della continuità dell’intervento.
Un altro vantaggio riguarda le capacità che mostrano i nostri piccoli utenti nei confronti dell’utilizzo degli strumenti tecnologici, quindi non percepiranno come estranea questa modalità di lavoro che potrà stimolarli ulteriormente.
Il lavoro svolto con la condivisione dello schermo, permette di poter condividere immagini e contenuti in tempo reale e stimola nei bambini e ragazzi una maggiore autonomia.
Gli incontri di monitoraggio con genitori e insegnanti possono essere svolti anch’essi e distanza, con una riduzione dei tempi di spostamento e organizzativi, senza nulla togliere all’efficacia e allo scopo dell’incontro.
Sono ormai numerosi, gli studi scientifici che supportano l’efficacia di trattamenti a distanza con monitoraggio, che consentono una maggiore intensità della terapia e
un’ottimizzazione dei trattamenti.
Limiti dell’utilizzo del trattamento a distanza
Il trattamento in presenza, resta comunque il trattamento elettivo con la costruzione di una relazione empatica e di un’alleanza terapeutica; dobbiamo considerare che non è automatica la possibilità di modificare un intervento in presenza in uno a distanza; si deve valutare con molta attenzione il profilo di funzionamento dell’utente a cui è rivolto, la compliance anche della famiglia e la possibilità reale di poter lavorare in rete con un’adeguata connessione internet.
Non tutte le situazioni individuali e familiari sono adatte per sostenere un lavoro di questo tipo.
Un’altra considerazione riguarda il fatto che trattandosi di riabilitazione basata su una tecnologia in continua evoluzione, per poter essere efficace richiede conoscenze tecnologiche aggiornate in modo tale da scegliere e proporre in modo consapevole tra le diverse opzioni quelle più adatte alla persona. Diventa fondamentale una buona e continua formazione personale, la conoscenza di strumenti e programmi aggiornati e un’organizzazione che integri la modalità a distanza con quella in presenza.
Ridinet e la teleriabilitazione
La teleriabilitazione, sfrutta le potenzialità di Internet per garantire una frequenza costante della riabilitazione, il monitoraggio costante da parte di un professionista, risultati dimostrabili da studi che ne hanno valutato l’efficacia e una significativa riduzione dei costi economici ed organizzativi legati agli spostamenti.
RIDInet è la piattaforma che permette di fare tutto questo, è in grado di unire l’efficacia dell’incontro in studio, quando possibili, con il vantaggio dell’esercizio a casa.
È il primo servizio completamente online pensato per agevolare ed incrementare l’efficacia dell’intervento riabilitativo sui DSA e offre agli specialisti la possibilità di assegnare ai loro pazienti attività riabilitative da svolgere a casa. Tali attività, sviluppate secondo riconosciuti modelli neuropsicologici, sono predisposte e personalizzate dallo specialista. Il paziente può svolgere la propria sessione riabilitativa in qualsiasi momento della giornata, tutti i giorni per un quarto d’ora. Queste attività non sostituiscono gli incontri in studio con lo specialista, ma incrementano l’efficacia dell’intervento grazie all’aumento della frequenza di riabilitazione. Il clinico, collegandosi alla piattaforma tramite Internet, ha il totale monitoraggio dell’attività extra ambulatoriale.
L’intervento riabilitativo, in base all’età e al profilo di funzionamento, può essere diretto sulla persona o indiretto, cioè erogato attraverso un familiare o un care-giver, opportunamente formati per lo scopo.
Le app di RIDInet permettono di integrare l’intervento in studio (in presenza o a distanza) e da casa e aumentano l’efficacia del trattamento; possono essere parametrizzate in base al profilo di funzionamento del bambino, in base all’età e all’obiettivo del percorso di presa in carico.
Contenuti a cura di Giovanna Cialdini, Laboratori Anastasis